La Puglia è una regione tutta da scoprire. Tutti ritengono di conoscerla, tutti sono certi del proprio sapere. Non è una regione come le altre, no. Quando meno te l’aspetti ti stupisce, ti incanta, ti fa star bene. Le risorse culturali, paesaggistiche, gastronomiche ti lasciano a bocca aperta senza possibilità di replica. La sua essenza ti cattura, il tuo cuore la segue. Da Nord a Sud, da Est ad Ovest, il “Tacco d’Italia” è ormai ogni giorno sempre di più una delle regioni più gettonate.
Nonostante l’epidemia da Covid-19, la regione più a Oriente d’Italia continua a mantenere il primato nel turismo e in vista della ripresa economica, si candida ad essere protagonista indiscussa dell’estate ormai vicina. “L’ essenziale è invisibile agli occhi” è uno dei passi più importanti de “Il Piccolo Principe” di Antoine De Saint- Exupery e a dir la verità, alle volte a questo essenziale dovremmo badarci un po’ di più.
Spesso e volentieri non ci accorgiamo di quanto la nostra terra abbia da offrirci. Diamo tutto per scontato, senza mai rapportarci con altre regioni d’Italia. In realtà dovremmo aprire gli occhi e ritenerci fortunati. Le generazioni attuali e future hanno il dovere di prendere atto di ciò che li circonda e sfruttare questa ricchezza per promuovere e progredire passo dopo passo. L’obiettivo non è lontano da raggiungere: basta crederci.
Le masserie
Fermatevi un attimo, accomodatevi su un divano e pensate alla bellezza della Puglia. Potrebbero venirvi in mente diversi elementi ma fra tutti quelli che più si stanno dimostrando strategici sono le masserie. Precedentemente utilizzati come aziende agricole, questi edifici rurali hanno tutta una loro storia alle spalle. Il loro nome deriva da “masserizie” che erano in realtà tutti quegli oggetti, attrezzi o mobili facilmente reperibili all’interno di queste “case”. I contadini vi dormivano all’interno in più di un’occasione e non si potrebbe dire altrimenti degli stessi proprietari terrieri.
Oltre ad ospitare svariati oggetti, le masserie risultavano essere adibite anche a stalle e depositi per foraggi, senza dimenticare alcune sostanziali differenze fra quelle antiche e quelle più moderne. Le prime ricalcavano il modello di casa agricola con recinto, mura alte e spazio centrale su cui si affacciavano tutti gli edifici; le seconde invece, risalenti al XIX secolo, presentano mura meno imponenti e una corte agricola più larga. Non a caso, sono proprio quest’ultime quelle modificate in vere e proprie residenze estive con un passato che vede i piani alti essere abitati dai proprietari e quelli più bassi essere luogo di vita dei contadini.
Con un’azione forte e decisa, la politica regionale ha deciso di valorizzare questo vero e proprio patrimonio, mirando ad una loro riconversione in edifici di maggior classe. La loro caratteristica comune? Continuare a conservare la cultura salentina. Costruite appositamente in zone a vocazione rurale, le masserie possono essere paragonate alle cosiddette “aciendas coloniali” tipiche di Spagna e America Latina. Vorreste passare una vacanza estiva diversa? Venite in Puglia, le masserie non vi deluderanno. Anzi, vi ruberanno l’anima!
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